CELIACHIA O MORBO CELIACO
La celiachia (morbo celiaco) e’ una delle cause piu’ comuni di malassorbimento. E’ una malattia subdola, un po’ confusa e variegata.
Il paziente ha una totale intolleranza al glutine, che e’ una proteina contenuta in molti cibi ed interferisce con l’assorbimento dei nutrienti colpendo molti organi e tessuti, determinando numerose conseguenze.
Tra le conseguenze due sono le piu’ significative:
- atrofia della mucosa intestinale
- dermatite erpetiforme: lesioni cutanee superficiali degli arti, del tronco, dei glutei e della testa.
in molti casi i sintomi sono molto lievi tanto che il paziente convive con questi problemi per anni senza rendersene conto (celiachia silente).
Quando non viene diagnosticata in tempo ed adeguatamente curata la celiachia puo’ condurre a fenomeni molto gravi soprattutto in giovane eta’ (celiachia tipica). Il morbo celiaco puo’ associarsi ad altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide.
La malattia celiaca puo’ insorgere o aggravarsi anche in eta’ adulta a causa di stress fisici o psicologici importanti (maternita’, traumi o incidenti, infezioni intestinali, operazioni chirurgiche) e puo’ accompagnarsi ad ulteriori allergie o intolleranze alimenteri come quella al lattosio.
Sintomi
Nella forma tipica
- diarrea importante e continua
- ritardo di crescita
- dolori addominali, crampi, gonfiore addominale, meteorismo
- vomito
- cefalee e astenia
- ansia, irritabilita’ e depressione
- anemia da carenza di vitamina k e ferro
- aumento delle transaminasi
Nella forma silente
- ritardo di accrescimento
- neuropatie periferiche
- crisi tetaniche
- aftosi orale e dermatite erpetiforme
- caduta di capelli
- anomalie dello smalto dentario
- calcificazioni intracraniche che portano a epilessia, infertilita’, osteoporosi.
Altri sintomi
- lividi
- dita a vetrino di orologio
- cute secca e capelli fragili
- atrofie muscolari
- infiammazione della lingua
- alterazioni oculari
Complicanza della celiachia e’ il linfoma intestinale non hodgkin a cellule t.
Fattori di rischio
Bisogna ricordare che la celiachia insorge soltanto, ma non necessariamente, negli individui geneticamente predisposti.
Per questo motivo quei soggetti che hanno almeno un parente affetto da celiachia hanno un maggior rischio di svilupparla.
La patologia insorge piu’ facilmente in presenza di altre malattie autoimmuni e in condizioni di un fisico debilitato.
Anamnesi ed esame obiettivo
Nella fase preliminare il medico deve evidenziare i sintomi riferiti dal paziente. questi sintomi sono essenzialmente di origine gastrointestinale (dispepsia, diarrea, stipsi, distensione addominale…), e in uno stadio avanzato tali sintomi sono specifici delle sindromi del malassorbimento e malnutrizione (perdita di peso, osteoporosi, anemia, carenza di ferro…).
Si ricorda, tuttavia che il quadro clinico di questa patologia sia estremamente vario ed eterogeneo, anche per quanto riguarda l’intensita’ dei sintomi, che possono presentarsi in maniera severa o estremamente sfumata.
La somiglianza con altre malattie rende la patologia celiaca di difficile diagnosi e spesso quando insorge in eta’ adulta, la malattia viene sottostimata e i pazienti convivono con la celiachia senza esserne a conoscenza.
Dato che in presenza di celiachia vi e’ un consederevole aumento della produzione di specifici anticorpi, un semplice esame del sangue puo’ aiutare a fare la diagnosi.
In caso di positivita’ solo la biopsia dell’epitelio intestinale potra’ confermare l’effettiva presenza della patologia.
Diagnosi
- ricerca nel sangue di: anticorpi antigliadina, antiendomisio, antitransglutaminasi
- biopsia intestinale: durante gastroscopia eseguire biopsie in duodeno.
I familiari di pazienti affetti da celiachia si debbono sottoporre a visita specialistica gastroenterologica (screening per il morbo celiaco).
Terapia
La terapia della celiachia consiste in una dieta senza glutine per tutta la vita.
Dr.ssa De Felici
Dirigente di I° Livello UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Ospedale Sandro Pertini