Approfondimenti e Patologie

Covid-19 Chiarimenti e risposte

Chiarimenti in 30 punti dei principali aspetti del COVID-19

Considerati i numerosi interventi in queste settimane sui media, condivido e riporto di seguito quanto scritto dal Prof. Claudio Puoti relativamente a 30 punti dei principali aspetti della COVID-19, con l’avvertenza che la rapidità delle scoperte rende inevitabile un continuo aggiornamento delle informazioni.

1. Il SARS-CoV2 è il virus, la COVID la malattia
2. L’HIV NON è un coronavirus
3. Le analisi del genoma NON mostrano evidenze di bioingegnerizzazione
4. Con il termine di “ACE2” si indicano i recettori ai quali si aggancia il virus per entrare nelle cellule
5. La COVID può determinare polmonite interstiziale o discoagulopatia
6. La letalità è legata sia a insufficienza respiratoria che a manifestazioni tromboemboliche disseminate
7. Il CoV è stato rinvenuto non solo in materiale respiratorio, ma anche nelle feci e nelle lacrime
8. I sintomi di anosmia e ageusia possono essere dovuti sia ad azione locale che ad attività a livello encefalico
9. Le terapie possono agire sulla risposta immune (es, anticorpi monoclonali), sulla replicazione virale (es, antivirali “diretti”), sull’ingresso delle cellule (es, clorochina)
10. Non vi sono evidenze che la vitamina D o la vitamina C prevengano il contagio o riducano la severità della malattia
11. Le mascherine chirurgiche impediscono la diffusione di droplets da chi le usa verso gli altri
12. Il Reproduction Number (R0) indica il numero di soggetti che una persona infetta può potenzialmente contagiare, e il tempo presumibile in cui l’infezione si raddoppia.
13. La polmonite interstiziale è una infiammazione del polmone con riduzione degli scambi gassosi per ispessimento dell’interstizio, edema dei setti alveolari, accumulo di cellule infiammatorie, ispessimento delle pareti alveolari
14. L’eparina può prevenire le embolie disseminate in corso di COVID, ma potrebbe anche avere una azione antivirale
15. Non vi sono prove che ACE-inibitori e sartani peggiorino la COVID
16. Non vi sono prove che FANS peggiorino la COVID
17. Studi attendibili dimostrano che il virus è rilevabile negli aerosol per un massimo di tre ore, fino a quattro ore sulle monete, fino a 24 ore su cartone e fino a 2-3 giorni su plastica e acciaio inossidabile
18. Il tampone (test molecolare) identifica eventuale presenza del virus nelle vie aeree, i test sierologici di anticorpi IgM (infezione in atto) o IgG (infezione pregressa) nel sangue
19. Il vaccino antinfluenzale non protegge dalla COVID e non espone a un maggior rischio di COVID
20. Non ci sono studi prospettici doppio cieco che provino che la vaccinazione anti TBC con BCG protegga dall’infezione
21. La contagiosità è un concetto epidemiologico, l’aggressività o virulenza un concetto clinico
22. Per contatto stretto si intende un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per più di 15 minuti
23. La definizione di guarigione implica risoluzione dei sintomi dell’infezione da Covid-19 e negatività di due tamponi consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
24. I portatori asintomatici possono essere contagiosi, sia pure in misura minore rispetto ai casi conclamati
25. Sebbene rare, sono state descritte recidive in soggetti già considerati guariti dall’infezione
26. Sebbene rari, sono stati descritti casi di COVID con tampone inizialmente negativo
27. Non ci sono dati per affermare che le donne in gravidanza abbiano una maggiore suscettibilità al virus né una maggiore gravità di malattia
28. Non ci sono prove che gli animali domestici trasmettano il CoV
29. Al momento non ci sono prove per ritenere che il CoV possa trasmettersi per via parenterale, sessuale o alimentare
30. I bambini non possono essere considerati immuni dalla malattia, che però li colpisce in una percentuale minima rispetto agli adulti e in forme al momento più lievi.

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