Approfondimenti e Patologie

Lo Zenzero, proprietà curative e indicazioni terapeutiche

Lo zenzero è una pianta molto conosciuta anche in occidente. Le sue origini però riportano fino all’Asia orientale e vedono lo Zingiber officinalis conosciuto già dall’antichità da cinesi, indiani e arabi. Il suo arrivo in Europa è in epoca Romana, dove si afferma da subito per il suo aroma caratteristico e il sapore piccante. All’interno della sua radice si possono trovare, oltre all’olio essenziale, la gingerina, lo zingerone, resine e mucillagini. Molte le sue proprietà curative a beneficio dell’apparato digerente, ma non solo.In ambito alimentare come in quello curativo è la radice di zenzero a essere utilizzata, sia fresca che in polvere.

 

PROPIETA’ CURATIVE DELLO ZENZERO

Arrivato nel nostro Paese grazie ai Persiani, lo zenzero viene impiegato già dai Romani per le sue capacità digestive. La sua radice favorisce la digestione in particolare di proteine e carboidrati, oltre a contribuire alla riduzione dei gas intestinali. Utile rimedio naturale contro la dispepsia, digestione lenta e difficoltosa accompagnata da dolori addominali, questa pianta vanta anche proprietà carminative contro flatulenza e meteorismo. Sempre per quanto riguarda l’intestino, lo Zingiber officinalis contribuisce a riequilibrare la flora batterica e la sua azione contrasta gli effetti di colite, diarrea e stitichezza.

Lo zenzero ha inoltre specifiche capacità antispasmodiche per quanto riguarda i dolori muscolari e di stomaco, oltre a risultare un potente alleato anche nei casi di inappetenza. La sua azione stimolante non si esaurisce però alla sfera dell’appetito, ma coinvolge l’intero organismo donando nuove energie in caso di affaticamento. Le sue proprietà possono garantire, se consumato con regolarità, un sostegno anche nel trattamento di sindromi da perdita di memoria. Oltre che per le sue proprietà digestive e rivitalizzanti, lo zenzero è molto noto anche per il suo effetto antiemetico. La sua azione si mostra efficace soprattutto nei casi di malesseri come il mal d’auto o il mal di mare, ma anche nell’eventualità di nausea derivata da gravidanza. Utile un consumo regolare come condimento, specialmente nei giorni precedenti alla partenza in caso di viaggio.  Un ottimo prodotto naturale antiemetico, contro nause a e vomito a base di Zenzero è il Nausil

Molto importante si rivela lo zenzero, secondo la medicina popolare tradizionale, per chi soffre di ulcere e gastriti. Alla sua azione benefica nei confronti della circolazione sanguigna, le sostanze in esso contenute si dimostrerebbero valide anche per quanto riguarda l’attività antinfiammatoria. Alcuni studi hanno invece evidenziato la sua azione protettiva e lenitiva contro l’infiammazione della mucosa gastrica e un’importante opera di prevenzione, in caso di assunzione di prodotti FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), della formazione di fenomeni ulcerativi.

Non trascurabili sono infine alcune ulteriori proprietà riconosciute allo zenzero come un’azione benefica nei confronti dei reumatismi e nel trattamento del mal di testa. Alla sua radice sono associate, sia in polvere che fresca, proprietà antiossidanti.

Di questa pianta erbacea si utilizza il rizoma carnoso, famoso per le sue proprietà curative. Tra le proprietà più studiate e apprezzate dello zenzero ricordiamo quelle antisettiche, le proprietà digestive e stimolanti.Lo zenzero è considerato l’ingrediente perfetto in caso di malattie da raffreddamento (tosse, raffreddore, sintomi influenzali…) .

Si  consiglia nelle diete per depurare l’organismo perché favorisce l’espulsione delle tossine dal nostro organismo. Nonostante queste virtù, lo zenzero non può essere usato con leggerezza, soprattutto in determinate circostanze di salute. Per esempio, lo zenzero è sconsigliato per le persone che soffrono di calcoli biliari perché le sue proprietà digestive e stimolanti, consistono nello stimolare il rilascio di bile dalla cistifellea.

 

EFFETTI COLLATERALI

 

Con l’uso dello zenzero non si può parlare di veri e propri effetti collaterali. Chi soffre di colon irritabile, dovrebbe evitarlo o limitarne l’uso perché le sue proprietà stimolanti si esplicano anche a carico della muscolatura dell’intestino. Le proprietà dello zenzero sono utili per chi soffre di stipsi o stitichezza ma controindicate nei soggetti che soffrono di sindrome del colon irritabile.

Tra le controindicazioni da non sottovalutare, segnaliamo che lo zenzero non va assunto in caso di alcune patologie o in concomitanza all’assunzione di determinati farmaci.

Se seguite una terapia farmacologica o soffrite di determinati disturbi, prima di assumere lo zenzero, chiedete parere al vostro medico di fiducia. In particolari fasi della vita (come in gravidanza) l’uso dello zenzero può essere consentito solo a bassi dosaggi quindi meglio farsi seguire dagli esperti.

Bisognerebbe prestare attenzione ai dosaggi e alla durata dell’assunzione, alternandola a periodi di pause più o meno lunghi.

In casi particolari, lo zenzero potrebbe innescare reazioni allergiche di varia natura, che in genere si manifesta con eruzione cutanee.

Lo zenzero presenta maggiori controindicazioni se assunto in polvere. In alcuni soggetti, infatti, può provocare mal di stomaco e gonfiore addominale con produzione di gas. Lo zenzero fresco è maggiormente controindicato nei soggetti che soffrono di infiammazioni all’intestino e ulcere.

 Alcuni studi affermano che lo zenzero possa influenzare la pressione del sangue, la velocità di coagulazione e il ritmo cardiaco ma, su questo fronte,  le ricerche sono molto limitate.

Quali farmaci o alimenti possono interagire con lo zenzero?

Per il suo effetto antitrombotico, gli individui trattati con anticoagulanti orali (tipo wafaarin) o FANS (tipo aspirina) dovrebbero assumere lo zenzero con cautela e sotto controllo medico.

Essendoci la possibilità che lo zenzero riduca la glicemia, può essere necessario modificare il dosaggio farmacologico per prevenire eventuali complicazioni.

BEVANDA A BASE DI ACQUA, ZENZERO E LIMONE

 

Una bevanda a base di acqua, zenzero e succo di limone, assunta dopo i pasti, può migliorare la digestione.  Consigliamo l’assunzione di bevande a base di zenzero e limone anche per perdere peso, in questo caso la miscela andrebbe assunta al mattino.

Questa bevanda, consumata ancora calda, potrebbe rivelarsi un buon rimedio naturale contro i malanni stagionali quali tosse e raffreddore.

Un vero rimedio  per le nostre difese immunitarie: se il limone è una fonte di sali minerali, i principi attivi contenuti nello zenzero quali gingerolo e zingiberene favoriscono la proliferazione della flora batterica benefica del tratto intestinale combattendo la presenza di batteri dannosi.

 

ZENZERO PER DIMAGRIRE

In effetti, lo zenzero è consigliato per dimagrire non perché migliora le funzioni digestive ma perché questa radice apporta un effetto termogenico che aiuta a attivare il metabolismo. E’ per questo che lo zenzero è spesso descritto come un alimento brucia-grassi o brucia-calorie.

Per dimagrire, non basta assumere lo zenzero in forma di tisana o per arricchire i centrifugati. Per dimagrire o per sfruttare le proprietà antinfiammatorie dello zenzero sono più indicati gli integratori.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

 

Quando usare lo zenzero?

Lo zenzero si rende utile come rimedio fitoterapico in presenza di:

  • Nausea in gravidanza, durante la quale dev’essere assunto previo consenso medico
  • Cinetosi
  • Nausea e vomito da terapie farmacologiche (chemioterapia, antivirale per HIV)
  • Nausea e vomito post operatori
  • Tensione addominale
  • Cattiva digestione
  • Diarrea
  • Flatulenza
  • Inappetenze
  • Dispepsia
  • Coliche.

Indicazioni secondarie includono: sollievo dal dolore dell’ artrite reumatoide (RA), osteoartrite, dolori mestruali, infezioni del tratto respiratorio superiore, tosse, problemi respiratori, emicrania, bronchite e diabete.
L’olio di zenzero è blandamente antidolorifico e repellente per gli insetti.

Numerose sono anche le evidenze circa un suo effetto di stimolare la cistifellea, utile per stimolare la funzionalità epatica; questa sua azione positiva sulla secrezione biliare giustificherebbe anche il presunto effetto ipocolesterolemizzante.
Alcune ricerche dimostrano che l’assunzione di zenzero può ridurre modestamente il dolore in alcune persone con osteoartrite.
Secondo la tradizione popolare, lo zenzero sarebbe dotato di proprietà afrodisiache e antinfiammatorie; quest’ultimo effetto è tuttavia realmente fondato sulla capacità di inibire ciclossigenasi e lipossigenasi.

COME USARE LO ZENZERO

Le dosi giornaliere utilizzate nel corso degli studi, che ne hanno indagato le proprietà fitoterapiche, variano da 0,5 a 4 grammi di polvere essiccata al giorno. In alternativa, lo zenzero è facilmente reperibile sotto forma di rizoma essiccato. A scopo fitoterapeutico, comunque, gli estratti secchi sono da preferire in quanto standardizzati nei principi attivi.

  • In merito alla prevenzione della nausea e del vomito associati alla cinetosi o malattia da movimento, si consiglia di assumere una singola dose di 1-2 grammi di rizoma essiccato e polverizzato, un’ora prima di iniziare il viaggio.
  • Nel trattamento di lievi disturbi dispeptici gastrici e intestinali (cattiva digestione, senso di pienezza, flatulenza, digestione lenta) è necessario assumere una singola dose da 180 mg tre volte al giorno, di rizoma essiccato e polverizzato.

Le dosi sono riferite all’adulto medio e se ne sconsiglia l’utilizzo al di sotto dei 18 anni.
Spesso, nelle preparazioni erboristiche, lo zenzero si trova associato ad altre sostanze  con analoga attività, come anice, cardo santo, cannella, genziana, cumino e finocchio.
Per ottenere un’azione più blanda è possibile ricorrere a tè (infusi e decotti di zenzero), generalmente indicati per la loro azione digestiva e “riscaldante”; a tale scopo in genere vengono consigliati 30g di rizoma fresco finemente tritato in 1 litro d’acqua, da lasciare in decozione per circa 3 minuti, filtrando e bevendone poi una tazza dopo i pasti principali. Sostituendo il rizoma fresco di zenzero con la polvere essiccata si ottiene una tisana dall’effetto “terapeutico” più marcato, per la quale è consigliabile l’assunzione sotto controllo medico.

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